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Elie Wiesel su Haaretz…e la sofferenza di un solo popolo
By Gilad Atzmon
Elie Wiesel, il più famoso sopravvissuto all’Olocausto del mondo, l’uomo che ha trasformato l’Olocausto in un’impresa aziendale, ha rilasciato questa settimana un’intervista a Haaretz.
Questo ‘umanista’ kosher, il cui interesse per il dolore umano si limita ad ‘un popolo solo’, ha dichiarato di sperare che “il Mossad, che aveva catturato un uomo come Eichmann, sia in grado di catturare anche Ahmadinejad, e farlo processare in un tribunale internazionale”.
Questo anziano sionista deve essersi dimenticato che Eichmann non è stato processato da un tribunale internazionale, ma in realtà fu condannato a morte da un tribunale israeliano. E mentre Ahmadinejad viaggia liberamente in tutto il mondo, sono gli assassini di massa ed i criminali di guerra israeliani che devono pensarci due volte prima di imbarcarsi su un volo internazionale.
In tutta l’intervista, né Haaretz, né Wiesel, hanno fatto cenno all’olocausto palestinese. Sembrerebbe che entrambe, sia la testata mediatica ebraica che il commerciante d’olocausto, siano interessati solamente alle sofferenze di un unico popolo.
Elie Wiesel, può essere considerato quale uno dei maggiori esempi di banalità del pensiero sionista. Egli si preoccupa solo riguardo al primato della sofferenza ebraica e ha completamente omesso di trasformare l’Olocausto in un messaggio universale.
Wiesel è critico nei confronti della Germania, del suo popolo e della loro cultura. “Non dobbiamo dimenticare quello un tempo che fecero queste persone civili. Gente cresciuta su Kant, Fichte ed Hegel. Persone che ascoltavano Beethoven e leggevano Schiller al mattino, e nel pomeriggio uccidevano bambini e genitori”.
Ma che dire di quelle persone che non leggono Kant, Fichte e Hegel, ma l’Antico Testamento e la letteratura olocaustica di Wiesel? Non uccidono essi bambini e genitori? Non sono coinvolti in uccisioni di massa di civili innocenti, versando fosforo bianco sui rifugi delle Nazioni Unite? Sì, lo fanno – e da più di sei decenni, leggermente più lungo della Shoa di Wiesel.
Traduzione a cura di Filippo Fortunato Pilato per TerraSantaLibera.org
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Elie Wiesel on Haaretz and the suffering of only one people
Elie Wiesel, the world’s most famous Holocaust survivor, the man who turned the Holocaust into a business career gave this week an interview to Haaretz (http://www.haaretz.com/misc/article-print-page/elie-wiesel-is-up-to-his-neck-in-work.premium-1.473974?trailingPath=2.169%2C2.212%2C2.215%2C).
This kosher ‘humanist’ whose interest in pain is confined to ‘one people only’ stated that he hopes that “the Mossad, which caught a man like Eichmann, will be able to catch Ahmadinejad and get him tried in an international court.”
This Zionist Elder must have forgotten that Eichmann wasn’t tried in an international court, he was actually sentenced to death by an Israeli court. And while Ahmadinejad travels freely around the world, it is Israeli mass murderers and war criminals who have to think twice before embarking on an international flight (http://www.haaretz.com/misc/article-print-page/elie-wiesel-is-up-to-his-neck-in-work.premium-1.473974?trailingPath=2.169%2C2.212%2C2.215%2C).
In the entire interview, neither Haaretz nor Wiesel referred to the Palestinian holocaust. Seemingly, both the Jewish media outlet and the Shoa merchant are concerned only with the suffering of one people.
Elie Wiesel, may be one of the strongest examples of the banality of Zionist mind. He is concerned only with the primacy of Jewish suffering and has totally failed to transform the Holocaust into a universal message.
Wiesel is critical of Germany, German people and their culture. “We must not forget what civilized people once did. People raised on Kant, Fichte and Hegel. People who listened to Beethoven and read Schiller in the morning, and in the afternoon killed children and parents.”
But what about those people who don’t read Kant, Fichte and Hegel, but instead read the Old Testament and Wiesel’s Shoa literature? Do they not kill children and parents? Do they not engage in mass killings of innocent civilians pouring white phosphorous on UNRA shelters? Yes, they do – and for more than six decades, slightly longer than Wiesel’s Shoa.
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Original: Elie Wiesel on Haaretz ~ By Gilad Atzmon
Traduzione a cura di Filippo Fortunato Pilato per TerraSantaLibera.org
https://terrasantalibera.wordpress.com/2012/11/19/3718/
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