“Rivoluzione Ucraina”, “Cavallo di Troia” per Introdurre le “Primavere Arabe” in Europa ~ Dichiarazione di Dissociazione

“Rivoluzione Ucraina”, “Cavallo di Troia”
per Introdurre le “Primavere Arabe” in Europa

Il direttore di TerraSantaLibera, Filippo F. Pilato, si dissocia e dissente apertamente e pubblicamente dalle dichiarazioni del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, e dalle destre europee pro-Maidan.

John McCain, Chris Murphy, Oleh Tyahnybok

LA “RIVOLUZIONARIA” COALIZIONE DI MAIDEN IN KIEV: PER CHI LAVORA SECONDO VOI? (VOLENTE O NOLENTE)

~ La Redazione di TerraSantaLibera considera la “rivoluzione ucraina” solo un altro “Cavallo di Troia”, messo in atto dai poteri neo-con americani, nella galoppante e collaudata strategia della tensione, per la provocazione di crisi nazionali, per l’isolamento e/o l’accerchiamento della Russia e del blocco Eurasiatico, unico ostacolo reale al prorompente e sempre piú aggressivo dilagare di quelle forze che spingono per il dominio unico e globale delle risorse e del pianeta. Quella dell’Ucraina e solo un’altra loro tappa verso il Nuovo Ordine Mondiale.

In questa occasione vengono peró utilizzate pedine diverse dai jihadisti e alqaedisti siro-libici, facendo qui invece presa sia sul forte bisogno di emergenza, rivincita, rivalitá e rancori di alcuni settori politici nazionalisti europei, sia sul desiderio di manifesto e tornacontista servilismo di alcune nazioni/colonie satelliti dell’impero anglo-sionista (vedi Polonia e Turchia).

ukraine-syria-libya

Dichiarazione di Dissociazione

La Redazione di TerraSantaLibera si dissocia anche totalmente dalle prese di posizione di alcuni esponenti e ambienti della destra ucraina ed europea, come dalle dichiarazioni di alcuni leaders della destra italiana, i quali manifestandosi a favore e vicini alle forze che stanno insanguinango e mettendo a ferro e fuoco l’Ucraina (benché dispiacendosi per i lutti provocati) si illudono che un’improbabile quanto inesistente alternativa “Terza Via” o “Terza Posizione” possa essere una strada percorribile, cosa secondo noi invece inattuabile e altamente pericolosa, almeno in un tale contesto di guerra di confine.

Su questo punto in particolare, Filippo Fortunato Pilato, direttore responsabile del Network di TerraSantaLibera.org, intende sottolineare la sua distanza e dissociazione totale dalla dirigenza di Forza Nuova e dal loro movimento politico, i quali in quest’occasione hanno dimostrato, per meri calcoli politici di fazione, di voler sacrificare veritá ed onestá intellettuale sull’altare dell’opportunismo, ma anche, e ció é peggio ancora, di aver implicitamente tradito il fronte geopolitico dei popoli e delle nazioni che realmente fanno barriera all’impero atlantista Euro-Nato-Usa, che in Vladimir Putin e nella Federazione Russa trovano degna e qualificata rappresentanza.

Appoggiare pubblicamente, come ha fatto Roberto Fiore, anche solo una delle componenti della coalizione di criminali atlantisti russofobici insediatisi a Kiev,  la quale si é dimostrata organica alla strategia dell’establishment sionista yankee (i nuovi dirigenti ucraini imposti dal neonato parlamento di Kiev sono tutti miliardari sionisti alcuni dei quali con doppia identitá israelo-ucraina), é un grave atto di irresponsabilitá politica. Tali errori verranno pagati sulla pelle dei molti giovani che imprudentemente si sono loro affidati, ma soprattutto aiuteranno facilmente la setta a squalificare ancor piú molti uomini onesti che, sebbene controcorrente, in tutti questi anni hanno fatto il possibile per mantenere puliti quegli ideali e quell’etica superiore che oggi essi stanno sporcando e contaminando per opportunismo politico di fazione.

Parlare poi di terza o quarta “posizione”, sul confine eurasiatico, é pura fantasia, buona per rassicurare eventuali “alleati”, e magari se stessi ed i propri sostenitori, ma certamente é fuori dalla realtá. In buona fede o meno che alcuni di questi leaders siano, soffrono comunque di una manifesta dissociazione dal reale contesto geopolitico, nonché di una grave miopia geostrategica.

Chi oltretutto ciancia di…persone…uccise da cecchini governativi…“, oltre a mentire ha anche la memoria corta, e non ricorda che poco piú di un anno fa queste erano le stesse false accuse rivolte al governo siriano da una falsa opposizione pilotata dall’esterno, dimostratesi poi non solo false ma anche esattamente opposte alla realtá, dove erano invece “rivoltosi” terroristi i veri assassini a sangue freddo che sparavano sia sulla folla che sulle forze dell’ordine (sui canali video di SyrianFreePress.net Network se ne possono trovare a centinaia di articoli, foto e video a riprova) per accendere ancor piú gli animi, accusare le forze governative ed invocare gli “interventi umanitari”

AGGIORNAMENTO:…in ogni caso é stato recentemente dichiarato (come sin dall’inizio avevamo noi sostenuto, in aperta contrapposizione con le fantasiose affermazioni di Fiore) che i cecchini che hanno sparato sulla folla e sulle forze dell’ordine a Maiden erano quasi certamente sicari dei leader dell’attuale coalizione al potere a Kiev (la quale su tale argomento non ha nessuna intenzione di aprire un’inchiesta, e se lo fará sará solo per sbarazzarsi di quegli “utili idioti” alleati diventati scomodi) con beneplacito dell’amministrazione americana.

In Ucraina tra le file dei “ribelli” qualcuno ha usato la stessa tattica, ha giocato al tiro al piccione, per provocare maggiori reazioni su ambo i fronti acutizzare lo scontro. Per sollecitare anche qui gli “interventi umanitari”? Di sicuro c’é che il tempismo nel colpire il debole ed incapace governo di Yanukovich é stato calcolato con esattezza cronometrica, appena egli rispose picche alle impossibili richieste degli usurocrati di Broxelles. Gli Euro-alleati, Polonia e Germania in testa, erano giá pronti a cogliere la palla al balzo, e cosí gli “insorti pro-Euro”, regolari come un orologio svizzero, con tutta la classica propaganda vittimistica al seguito. Ma diverse immagini colte sul campo hanno subito rivelato una realtá diversa, dove non erano gli “insorgenti” le vittime, ma i carnefici, che praticavano esecuzioni sommarie uccidendo sia civili che forze dell’ordine ucraine.  Putin che ha giá schierato i militari ai confini. Nessuna terza posizione: Ossezia e Georgia docet. Chi predica diversamente é un incoscente.

Kiev-rebel-terrorists-4

Kiev, Ucraina, pacifici cecchini ed euro-insorgenti armati

Gli interessi strategici russi in Ucraina, energetici-finanziari-militari (non solo per via degli oleodotti, in quanto la Russia possiede anche basi militari nel Mar di Azov, in Crimea e nei pressi di Sevastopoli), sono troppo forti e vitali, perché Mosca possa permettersi il lusso di perdere il controllo su quest’area; mentre le ingerenze dei servizi euro-americani sono troppo evidenti e importanti affinché, se la cosa non dovesse risolversi a loro favore, essi non spingano per provocare una situazione di perenne caos, conflittualitá e divisione: sistema ultra collaudato per gestire alternativamente il potere, per via remota, o almeno impedire che altri lo possano fare.

Una “Primavera Araba” per l’Eurasia

I servizi occidentali si sono spinti troppo addentro nel cortile di casa di Mosca, e se ció é avvenuto significa che dietro c’é un progetto molto piú ampio di quanto possa a prima vista sembrare. Forse in Ucraina é nascosta la miccia per far divampare la “Primavera Araba” d’Eurasia, i cui effetti sarebbero devastanti.

Alla fine, da questa strategia di una eventuale definitiva destabilizzazione dell’Ucraina e dalla sua uscita dalla sfera economica e militare russa, chi realmente ci guadagnerá sono i centri di potere Euro-USA, con in testa, ma ben occultati dietro le quinte, i vari Soros e usurocrati in kippáh che dirigono a bacchetta il regime americano attuale e l’oligarchia finanziaria mondiale.

Map_of_UkrainE

Gli ucraini potranno cosí finalmente sperimentare quelle delizie del liberismo imposto da Bruxelles, che giá i popoli di Euroland conoscono, come perversioni etiche imposte per legge (le “Femen” sono giá al fianco dei “rivoltosi”), ricatto finanziario e indebitamento, perdita della sovranitá decisionale e monetaria nazionale, disoccupazione e fame, mentre l’elite delle bande armate ucraine, che si stanno forgiando nel sangue e sul terreno ucraino, finiranno, come giá successo per quelle libiche utilizzate poi in Siria, per essere delocalizzate sul territorio eurasiatico (di confine) ovunque esse si dimostreranno utili alle tattiche e strategie militari di terroristica destabilizzazione del concorrente ostacolo sovietico. Dalla Grecia all’Italia, e attraverso tutta la spina dorsale di confine europea, sono molti i punti deboli, le brecce facilmente “infiammabili” dove le nuove milizie potrebbero guadagnarsi il proprio bottino di guerra, e giá migliaia di mercenari-terroristi addestrati dai servizi militari USA-Mossad sono pronti all’uso (http://orientalreview.org/2014/01/08/is-the-us-preparing-to-stash-3000-terrorists-near-the-ukrainian-border/)

“Fascismo”, “nazismo”, “comunismo”, “richiami per allodole”

Consideriamo anche che “fascismo”, “nazismo”, “comunismo”, ideologicamente parlando, per quanto ostentati e tirati in ballo, non c’entrano nulla in questo contesto di guerra non dichiarata. “Fascismo”, “nazismo”, “comunismo”, sono in questi casi solo parole usate come “specchietti per allodole”, per sollecitare e coinvolgere di volta in volta manovalanza locale, soprattutto giovanile ed inesperta, di diversa matrice politica, a seconda del caso e del luogo, di sinistra di qua, come di destra di lá, islamisti wahhabiti o mujahideen talebani.

Quello che conta, per la regia dei servizi euro-sion-americani, é creare il caos nelle zone/aree/nazioni individuate quali obiettivi da colpire, scompaginarne gli assetti politico-militari, sconquassarne le economie interne, militarizzare la tensione sociale sino a concretizzarla nello scontro armato tra etnie e tradizioni diverse tra loro ma sino ad allora coesistenti.

E per raggiungere tali scopi non si fanno scupolo alcuno, né c’é cosa di cui possano vergognarsi di fare o dire.

Le utili schegge impazzite

Qualóra la situazione sfuggisse poi loro di mano, ed alcune comparse di questi scenari diventassero scomode o dannose per i fini e piani ottimali prestabiliti, no problem, tutto calcolato, anche le schegge impazzite (le armi fornite agli “insorti” sono sempre di tecnologia inferiore, in quanto possano sempre essere facilmente contrastate, tanto quello che conta non é che vincano, ma che facciano danno e impegnino il ‘nemico’).

~

Kiev, “peaceful” protesters February 18, 2014

~

La loro stessa esistenza e sovversione/ribellione diventerebbe la scusa perfetta per giustificare un intervento militare diretto, “umanitario”, al fine contrastare il “terrorismo” (da loro stessi creato e armato), per preservare la “democrazia in pericolo”, i “diritti umani calpestati”, gli interessi degli alleati, la pace dei popoli…bla bla bla…

~

La scheggia impazzita Aleksandr Muzychko, alias Sashko Bilyi, reduce della guerra in Cecenia, durante la quale si vanta di aver ucciso numerosi soldati russi e distrutto diversi carri armati di Mosca, durante una riunione del Consiglio della regione di Rovno, minaccia i consiglieri con mitra e altre armi.

~

É stato cosí in Afganistan, Iraq, Libia, Siria (dove vari gruppi terroristici armati con bassa tecnologia israeliana e americana sono ora stati incitati a scannarsi gli uni contro gli altri per un potere che non avranno mai), e l’Ucraina non fará difetto.

Un piccolo drappello di armati, per quanto possano essere nobili (per assurda ipotesi) le proprie cause, non potranno mai contrastare l’impero che avanza (con gli attuali rapporti di forza e tecnologie in uso, i “300 di Leonida” sono solo un bel ricordo epico), se non che coalizzati con chi giá l’impero contrasta, avendone mezzi, capacitá, competenza.
Kiev non é Damasco, ma anche la Siria, da sola, senza il veto di Russia e Cina, e senza l’appoggio diplomatico, nonché tecnologico militare russo (oltre che iraniano e cinese), avrebbe visto giorni peggiori e oltre ad aver versato ancor piú fiumi di sangue, senza la ferma posizione di Putin e la sapiente azione di Lavrov, forse non sarebbe neppure piú la Siria che noi oggi conosciamo.

Se l’Ucraina oggi uscirá dalla sfera di solide relazioni e cooperazione economico-militare con la Russia, avrá perso la sua partita e potrá solo considerarsi come un altro mattone nella Babele mondialista per il Super-Governo di Sion, “another brick in the wall”.

Tutto il resto, incluse le chiacchiere idologiche con cui qualcuno vorrebbe giustificare e coprire lo scempio in atto in Ucraina, é solo aria fritta.

~

Filippo Fortunato Pilato

per la Redazione di TerraSantaLibera.org

24/02/2014

~

This entry was posted in +Archivio Generale - All Posts, Filippo Fortunato Pilato, Redazionali, Ucraina, Ukraine and tagged , , , , , , , , , , . Bookmark the permalink.

8 Responses to “Rivoluzione Ucraina”, “Cavallo di Troia” per Introdurre le “Primavere Arabe” in Europa ~ Dichiarazione di Dissociazione

  1. swami,anand says:

    sono un buddhista di tradizione vajraiana,e spesso leggo i vostri articoli e le vostre analisi geopolitiche.siete stati ,e siete una risorsa per cio’ che accade in Siria,siete una risorsa per l’informazione che date sulla Palestina,ma sopratutto siete un baluardo della liberta’ intesa come altezza d’animo,come mostrare a chi s’e’ preso tutto che non abbiamo paura,perche’ dalla nostra parte c’e’ la ricerca della verita’,dall’altra parte e’rimasta la malattia della menzogna.saremo anche pochi ad avere ancora un po’ di lucidita’,e magari non la pensiamo proprio allo stesso modo,ma il distinguersi per altezza d’animo,quello si e’ uguale,questi menomati che girano a testa bassa per le strade piegati dalla tecnologia sionista,sono fottuti,hanno gia’ abdicato,sono schierati senza saperlo con il loro peggior nemico.la ringrazio per i suoi articoli e per le sue analisi.

    • massimo rispetto, anche se apparteniamo a tradizioni diverse, purché si sia individuato chi sia realmente il nemico dell’umanitá e si faccia attenzione a non confondersi, o farsi confondere.
      In Siria, dove convivono patriotticamente diverse tradizioni, dicono: “God is for everyone, Syria is for all”.
      grazie e un augurio di ogni bene

      • sw.anand vito says:

        nella tradizione buddhista tibetana sono previste delle pratiche per potersi difendere da attacchi di natura non solo psichica,ma anche provocazioni di ogni genere,che distraggono dalla lucidita’ e ci inducono alla distrazione.una volta circa 2000 e passa anni fa’,avevamo probabilmente delle pratiche molto simili,che non prevedevano il dualismo ma il suo superamento.il Cristo come il Buddha,come i grandi realizzati,non hanno mai scritto nulla,ma la loro presenza bastava a risvegliare il mondo circostante.in questa confusione materialistica e distratta dalla new-age non basta aver individuato il demone da non alimentare,ma il suo annientamento passa per una presa di coscienza in cui il rituale diviene di importanza fondamentale altrimenti il kali-yuga fara’ il suo corso e non avremo piu’ la possibilita di riconoscere l’avatar che e’ dentro di noi.la frustrazione che alcuni eminenti vescovi cattolici si trovano ad affrontare nel senso dottrinale,umilia l’intelligenza umana non solo cristiana.Mons.Wiliamson umiliato dai media per affermazioni storicamente autentiche,ma se vogliamo esorcizzare il male,lo dovremo fare in Latino,altrimenti il rito non funziona.L’orrore del deicidio,di cui mai nessuno s’e’ pentito,l’enorme disarmonia universale causata dalla condanna di una divinita’,il figlio di Dio.il risveglio lo possono dare soltanto le tradizioni autentiche al costo di essere tacciate come eretiche.ma questa e’ l’ultima fermata,non c’e’ troppo tempo,ci vuole integrita’ e molta pazienza.servira’ un rituale.che ogniuno usi il suo,ci sara’ bisogno soltanto della sincronicita’.che il cammino di ogniuno di noi sia illuminato dall’attenzione.graziea lei e ai suoi collaboratori.

      • come anziano cattolico che segue, da sempre, da bambino, solo la tradizione latina, apprezzo le sue parole e condivido sicuramente l’aspetto che lei ha ben descritto del conflitto che viviamo in questo contesto temporale: siamo all’ultima fermata, é vero.
        Un mio amico sacerdote dice che siamo “alla frutta” ed io gli rispondo che abbiamo giá passato il “caffé e ammazza-caffé” e che tra breve ci si presenterá il conto.
        Mala tempora currunt amico mio, ma con tanta pazienza e perseveranza, ognuno come sa e puo’, bisogna resistere.
        Avremo raggiunto un grande obiettivo se saremo stati d’aiuto nel cammino di risveglio e salvezza anche di una sola anima.
        Questa battaglia é nel tempo, che per noi é eternitá: Non Praevalebunt

  2. nazionalisti patrioti italiani says:

    Siamo un piccolo gruppo di amici che un tempo erano vicini alle posizioni di quelle destre italiane da voi citate e che hanno preso la sbandata ucraina.

    Ringraziamo l’autore o gli autori di Terrasantalibera per questo articolo sincero, corretto e coraggioso (conoscendo bene le posizioni politiche ed etiche del vostro onorevole portale e network di controinformazione internazionale).

    E’ indubbio che l’Ucraina sia la prima moderna sperimentazione di ‘primavera araba’ sul territorio europeo ed é anche ovvio che nonostante le buone intenzioni di alcuni manifestanti ucraini essi si pongano in questá realtá geopolitica come degli ‘utili idioti’.

    Quello che spiace veramente é che cantonate del genere siano prese da certi ambienti politici italiani dei quali su altre tematiche condividiamo le posizioni, ma che in questa circostanza stanno dimostrando stupiditá politica, piegando la realtá sul campo a opportunismi di fazione, invece di mantenere piú sagge posizioni di schieramento sull’asse difensivo eurasiatico.

    Le conseguenze delle azioni di certi gruppi “nazionalistici” é chiaro come la luce del sole che favoriranno solo l’opera di destabilizzazione dei confini strategici russi: e la Russia di Putin, non dimentichiamolo mai, é lo scoglio contro il quale cozzano le oligarchie finanziarie e militari che vorrebbero fagocitare facilmente zone ancora franche dal ricatto e dominio mondialista.

    Ma che razza di ‘nazionalisti’ sono coloro che provocano lo smembramento della propria nazione e un’inevitabile guerra civile tra le diverse anime che la compongono?

    Il fanatismo e l’attaccamento ad un’ideologia puramente simbolica, che non tengano conto dei reali fattori e conseguenze geostrategiche, finiscono solo per scavare la fossa a quegli stessi ideali per i quali si pretende, ma usando metodi e tempistiche errate, di lottare.

    Che ci fanno poi dei terroristi assassini dello stampo di Sashko Bilyi (da voi cortesemente riportato nel video) al fianco di questi ingenui insorgenti (ad essere gentili) ucraini?

    Vi saluta in amicizia un gruppo di sinceri nazionalisti che non hanno ancora svenduto la propria capacitá di analisi (preghiamo di non pubblicare nomi e email, per evitare inutili polemiche).

  3. Rudolf05 says:

    La rivolta terroristica in terra Ucraina, che grazie all’incapacità, per altro non dire, di yanukovich, si è ingigantita al punto da minacciare la parte russofona della zona sotto controllo delle milizie UsraHelliane è una chiara guerra -proxy del nemico dell’Umanità, l’infame regime degli Stati Uniti. Democrazia, Nazionalismo e pseudo-nazismo da operetta sono solo coperture volute da USAID, CANVAS e OTPOR, ovvero gli addestratori, finanziatori diretti e fornitori dell’operazione violenta. Ovviamente apprezzo enormemente la presa di posizione di questo sito informativo che, come sempre sta dalla Parte della verità, dei popoli e delle Nazioni, senza paura ne ipocrisia.

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Twitter picture

You are commenting using your Twitter account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s