Crimini dello Stato Ebraico – 1/1/2009, Livni: “tregua umanitaria non serve”. Uccisi già 410 palestinesi, feriti 1850: israeliani 0. E’ un massacro.

1 GENNAIO 2009

DAI QUOTIDIANI LE ULTIME NOTIZIE DA GAZA

Ancora bombe e razzi.

Livni: "Tregua umanitaria non serve"

Livni: “Tregua umanitaria non serve. Offensiva di terra imminente”

Gaza: Per 71% Israeliani l’Offensiva Deve Proseguire

(AGI) – Gerusalemme, 1 gen. – L’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza criticata aspramente in gran parte del mondo e’ estremamente popolare in Israele. Secondo un sondaggio del progressista Haaretz il 52% vuole che i raid proseguono mentre il 19% ritiene indispensabile che si dia il via anche all’offensiva di terra. Solo il 20 per cento chiede che si raggiunga a un cessate il fuoco prima possibile. Sul fronte politico, a 40 giorni dalle elezioni, il Partito laburista del ministro della Difesa Ehud Barak e’ la formazione politica che ha tratto maggior vantaggio dall’operazione mentre la destra religiosa ha perso molto. Se si votasse oggi il Labour conquisterebbe 16 seggi contro gli 11 attribuiti la settimana scorsa prima dell’inizio dell’offensiva. Kadima, il partito del premier Ehud Olmert guidato ora dal ministro degli Esteri Tzipi Livni ne ha guadagnato uno (da 26 a 27) nella stessa finestra temporale. Piu’ marcata la crescita della destra del Likud: 2 parlamentari in piu ‘ (da 30 a 32). Sul fonte opposto arretrano di 4 seggi gli ortodossi dello Shas. Haaretz sottolinea pero’ i consensi politici in queste fasi sono assolutamente effimeri. Tutto dipendera’, come ha insegnato la disastrosa guerra contro le milizie sciite di Hezbollah nel Libano meridionale nell’estate del 2006, dall’esito finale dell’offensiva israeliana. Anche l’indice di popolarita’ di Olmert all’indomani dell’attacco (il 12 luglio) decollo’ al 75% per poi precipitare intorno al 10% il 14 agosto alla fine del conflitto.(AGI)

Link originale : http://it.notizie.yahoo.com/9/20090101/twl-gaza-per-71-israeliani-l-offensiva-d-e497199.html


da Repubblica

DIRETTA – aggiornata alle 21,38 – 01.01.09

Nella notte Israele attacca edifici pubblici della Striscia di Gaza, morti e feriti. Il bilancio complessivo dei raid di questi giorni è di 400 vittime.

Tra le persone uccise oggi c’è Nizar Rayyan, uno dei leader di Hamas. Olmert: “Non vogliamo una guerra lunga”.

Fonti dell’esercito: “Pronti all’attacco di terra”. Hamas continua a lanciare razzi a lunga gittata, ma fa sapere che accetterebbe le proposte Ue di uno stop alle ostilità. Ma a molte condizioni.

Il ministro Livni a Parigi incontra il presidente francese, ma boccia la sua proposta di uno stop umanitario: “Non è necessario”.

Appello del Papa: “La maggioranza di entrambi i popoli vuole la pace”

(una domanda: chi passa le informazioni al Santo Padre? i soliti marrani vaticani)

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21:38 Premier turco Erdogan chied eimmediato cessate-il-fuoco

Il premier turco Tayyip Erdogan ha chiesto ad Israele di fermare l’offensiva a Gaza e porre fine all’embargo, e ad Hamas di interrompere il lancio di razzi ed ogni altro attacco contro le città israeliane. “Ci dovrebbe essere un immediato cessate-il-fuoco, e la fine dell’embargo come previsto negli accordi di giugno 2008″, ha detto Erdogan dopo l’incontro a Sharm el-Sheikh con il presidente egiziano Hosni Mubarak

21:36 Hamas: domani “Giornata di rabbia” contro Israele

Hamas ha indetto per domani una “giornata di rabbia” contro Israele ed esortato tutti i palestinesi, anche quelli che vivono in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, ad aderire all’iniziativa. Sul suo sito, il movimento islamico ha chiesto che, dopo le preghiere del venerdì, i palestinesi diano vita a “cortei imponenti” a partire dalla moschea di al Aqsa di Gerusalemme e da “tutte le moschee” che si trovano nel territorio controllato dall’Autorità nazionale palestinese.

19:48 Israele autorizza 400 stranieri a lasciare la Striscia

Israele consentirà domani a 400 stranieri che vivono nella Striscia di Gaza di lasciare la zona del conflitto. Lo hanno riferito fonti palestinesi citando una organizzazione umanitaria che ha reso noto di aver ricevuto comunicazioni in questo senso da Israele. Fonti del governo israeliano si sono rifiutate di confermare la decisione che potrebbe rientrare nei preparativi della annunciata offensiva di terra. Gran parte degli stranieri che vivono nella Striscia sono sposati con palestinesi di Gaza.

19:43 Hanegbi: “Offensiva di terra imminente”

Il presidente della Commissione esteri del parlamento israeliano, Tzahi Hanegbi, ha detto che una decisione sulla prospettata offensiva di terra nella Striscia di Gaza è “imminente”. “Ci siamo ormai – ha detto alla rete televisiva ‘Canale 10′ – il mondo non fa pressioni su di noi, capisce che abbiamo il diritto di batterci per difendere le nostre case”. In attesa della possibile offensiva, lungo la frontiera con la Striscia di Gaza sono ammassate unità blindate e del genio, oltre che reparti speciali della fanteria.

19:42 Onu, 410 morti e 1.850 feriti

E’ di 410 morti e 1.850 feriti il bilancio di sei giorni di bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Secondo le stime dell’Onu, almeno un quarto delle vittime sono civili.

18:57 Hamas invia sms a israeliani del sud: “La pagherete cara”

“(Pioveranno) razzi su tutte le città (israeliane), i rifugi non vi proteggeranno dai Qassam. (Firmato) Hamas”. Questo il testo dell’sms che da stamani il movimento di resistenza islamico ha inviato agli israeliani residenti a nord di Gaza e nel deserto del Neghev, la fascia d’azione dei loro ordigni per moltiplicarne l’effetto psicologico. Ne ha dato notizia il sito web di Yedioth Ahronoth che, citando il portavoce del Comitato popolare di resistenza (Prc) Abu Abir, gruppo formato da fuoriusciti di Fatah e Tanzim alleato di Hamas, ha rivelato che i “palestinesi hanno altre sorprese pronte per gli israeliani, non solo di natura militare”.

18:42 Egitto critica Hamas: Missili scusa perfetta per attacco

Il lancio di missili su Israele da parte di Hamas ha dato “su un piatto d’argento” allo stato ebraico la scusa per lanciare un’offensiva contro la striscia di Gaza: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Abul Gheit, aggiungendo che ogni accordo per un cessate il fuoco deve contemplare la sospensione degli attacchi miissilistici palestinesi. Gheit ha parlato mentre è in corso il colloquio fra il premier turco Recepp Tayyip Erdogan e il presidente egiziano Hosni Mubarak, con l’obbiettivo di mettere a punto un’iniziativa congiunta per un cessate il fuoco che preveda anche un meccanismo internazionale per il controllo dei valichi della Striscia.

18:40 Gaza, Grecia invia due aerei con 28 tonnellate di medicinali

Due aerei da trasporto C-130 dell’aviazione militare greca sono partiti alla volta dell’aeroporto internazionale di Tel Aviv con a bordo 28 tonnellate di farmaci ed emoderivati: lo ha reso noto il ministero degli Esteri ellenico. Gli aiuti saranno consegnati ai funzionari dell’Organizzazione mondiale per la sanità, che ne cureranno il trasporto nella striscia di Gaza.

18:38 Haaretz, per esercito Israele ora serve offensiva di terra

Sulla Striscia di Gaza per i vertici delle forze armate israeliane è giunto il momento di procedere con un’offensiva di terra di vasta portata quanto rapida. E’ quanto scrive il progressista Haaretz citando fonti dello Stato maggiore dell’Idf (Israeli Defence Force) secondo cui l’intervento delle due divisioni schierate lungo la linea di confine con la Striscia di Gaza “aumenterà la pressione su Hamas fino a convincerli ad accettare una tregua a lungo termine a condizioni più favorevoli per Israele”.

18:22 Livni: “Offensiva israeliana cesserà quando sarà il momento”

Il governo israeliano deciderà “quando sarà il momento” di cessare le sue operazioni militari nella striscia di Gaza. Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano, Tzipi Livni, parlando con i giornalisti al termine dell’incontro che ha avuto oggi all’ Eliseo con il presidente francese Nicolas Sarkozy. Il ministro ha detto che nelle sue operazioni Israele “distingue la guerra contro il terrorismo, contro Hamas, dalla popolazione civile. Così facendo, noi manteniamo la situazione umanitaria a Gaza esattamente come deve essere”.

18:17 Hamas invoca proteste a Gerusalemme e Cisgiordania

Dopo non essere riuscita a sollevare i palestinesi in un terza Intifada Hamas ha chiesto a tutti i buoni musulmani di scendere in strada per protestare contro l’offensiva israeliana a Gaza a Gerusalemme e in Cisgiordania. Invocando il “giorno della rabbia” dei palestinesi, Hamas in un comunicato apparso sul loro sito web ha chiesto di organizzare “marcie imponenti” dopo la preghiera del venerdì a partire dalla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme e da tutti i tempo in Cisgiordania.

18:04 Iran, studenti pronti a martirio per aiutare Hamas

Pronti al martirio per difendere Gaza: centinaia di studenti islamici oggi a Teheran, riferiscono testimoni, hanno manifestato contro gli attacchi su Gaza, affermando di volersi recare lì per combattere contro Israele. La manifestazione è avvenuta nell’area della vecchia ambasciata americana ed è stata organizzata dalle ‘brigate dei martiri volontari’, in risposta all’appello della guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, che domenica aveva invitato i paesi arabi a mobilitarsi contro Israele per “i crimini commessi a Gaza”.

17:50 Crescono i consensi per il Partito laburista di Barak

Sul fronte politico, a 40 giorni dalle elezioni, il Partito laburista del ministro della Difesa Ehud Barak è la formazione politica che ha tratto maggior vantaggio dall’operazione mentre la destra religiosa ha perso molto. Se si votasse oggi il Labour conquisterebbe 16 seggi contro gli 11 attribuiti la settimana scorsa prima dell’inizio dell’offensiva. Kadima, il partito del premier Ehud Olmert guidato ora dal ministro degli Esteri Tzipi Livni ne ha guadagnato uno (da 26 a 27). Più marcata la crescita della destra del Likud: 2 parlamentari in più (da 30 a 32). Sul fonte opposto arretrano di 4 seggi gli ortodossi dello Shas.

17:47 Per il 71% degli israeliani l’offensiva deve proseguire

L’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza criticata aspramente in gran parte del mondo è estremamente popolare in Israele. Secondo un sondaggio del progressista Haaretz il 52% vuole che i raid proseguono mentre il 19% ritiene indispensabile che si dia il via anche all’offensiva di terra. Solo il 20 per cento chiede che si raggiunga a un cessate il fuoco prima possibile.

17:25 Hamas: “Falso comunicato da agenti ostili”

“Si tratta di un falso comunicato, destituito di ogni fondamento e propagato da agenti ostili al fine di seminare il dubbio sulle posizioni di Hamas”, ha dichiarato il portavoce Fawzi Barhoum, che ha ribadito di non aver rilasciato alcun commento su tale questione. Nel comunicato si leggeva che “Hamas accetterà questa iniziativa (della Ue) a condizione che l’aggressione (israeliana) cessi, che il blocco sia revocato, che tutti i valichi siano aperti e che noi otteniamo delle garanzie internazionali per cui l’occupante non ricomincerà questa guerra terroristica”.

17:05 Hamas smentisce sì condizionato alla tregua

Il movimento integralista islamico Hamas ha oggi smentito di avere mai dato un proprio assenso condizionato alla proposta della Ue per una tregua nella Striscia di Gaza, attribuendo la precedente notizia a un “falso comunicato”. Lo ha detto uno dei suoi portavoce.

17:04 Gaza, municipio Tel Aviv prepara i rifugi

Il municipio di Tel Aviv e quello della vicina Rishon LeTzion hanno cominciato a preparare i rifugi pubblici e altre misure di emergenza a solo titolo di precauzione nell’ipotesi, ritenuta per ora remota, che Hamas disponga di razzi in grado di colpire anche queste città. Lo hanno riferito oggi i media locali.

 

16:19 Livni da Sarkozy boccia ipotesi di tregua umanitaria

Nel corso del colloquio all’Eliseo, il ministro degli Esteri israeliano Tzipi Livni ha detto al presidente francese Nicolas Sarkozy che una tregua nei raid a Gaza per motivi umanitari – come chiesto da Francia e Ue – “non è necessaria” perché al momento “non è in atto una crisi umanitaria. Israele non ha mai interrotto il flusso di aiuti per la Striscia, anzi li ha addirittura aumentati nel corso dei giorni”.

15:29 Hamas conferma uccisione Rayyan e promette vendetta

Hamas ha confermato l’uccisione di Nizar Rayyan, uno dei suoi maggiori esponenti, in un attacco aereo israeliano che ha colpito il palazzo di quattro piani in cui abitava. Nel raid sono stati uccisi, a quanto pare, una delle sue quattro mogli, tre dei suoi figli e cinque vicini di casa; i feriti sarebbero alcune decine. Mushir El Masri, esponente di Hamas, ne ha commemorato la figura e ha detto che la sua uccisione porterà Hamas a reazioni forti contro Israele.

13:59 Ucciso un esponente di spicco di Hamas

E’ stato ucciso in un raid israeliano uno degli esponenti di spicco di Hamas. Secondo fonti del movimento fondamentalista palestinese, Nizar Rayyan è morto sotto un bombardamento dell’aviazione. Era considerato uno dei maggiori esponenti dell’organizzazione: un “falco”, favorevole alla ripresa degli attentati suicidi contro Israele.

13:51 Da Hamas “sì condizionato” a proposte Ue

Hamas ha annunciato oggi di accettare “sotto condizioni” le proposte formulate dall’Unione europea in vista di una tregua con Israele nella Striscia di Gaza. Lo ha detto in un comunicato il portavoce, Fawzi Barhoum. “Hamas accetta questa iniziativa (della Ue) a condizione che l’aggressione (israeliana) cessi, che il blocco venga rimosso, che tutti i punti di passaggio vengano aperti e che noi otteniamo garanzie internazionali che l’occupante non ricomincerà questa guerra terrorista”, haspiegato.

13:39 Livni sbarcata a Parigi

Il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni, è giunta questa mattina a Parigi, dove nel primo pomeriggio sarà ricevuta dal presidente Nicolas Sarkozy. L’incontro è fissato all’Eliseo per le 16, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche. Prima, la Livni è a colloquio con il suo omologo francese Bernard Kouchner.

12:47 Ue, neo-presidenza ceca annuncia missione a Gaza

Il premier ceco e da oggi presidente di turno dell’Ue, Mirek Topolanek, ha annunciato una missione in Medio Oriente per disinnescare il conflitto nella Striscia di Gaza. Vi parteciperanno il ministro degli Esteri ceco, Karel Schwarzenberg, e quelli di Francia e Svezia, Bernard Kouchner e Carl Bildt, oltre all’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Javier Solana, e al commissario per le Relazioni esterne dell’Ue, Benita Ferrero-Waldner.

12:22 Olmert: “Non vogliamo una guerra lunga”

Israele non desidera “una guerra lunga” contro Hamas nella Striscia di Gaza, e non ha intenzione di “allargare il fronte”. Lo ha detto oggi il primo ministro Ehud Olmert, nel sesto giorno di operazioni militari in territorio palestinese. “Non abbiamo dichiarato guerra agli abitanti di Gaza – ha proseguito – bensì ad Hamas nei cui confronti agiremo col pugno di ferro. Non potevamo accettare oltre una situazione in cui centinaia di migliaia di israeliani vivevano nella paura, nella angoscia e nella incertezza”

11:52 Patriarca Gerusalemme: “Visita Papa più che mai necessaria”

Nella drammatica situazione attuale, la visita del Papa sarebbe ancora più necessaria. Lo afferma il patriarca latino di Garusalemme Fouad Twal, ai microfoni di Radio Vaticana. “Questa situazione – dice – forse avrebbe bisogno del Santo Padre per dire a tutte le parti una parola per avere più riconciliazione, più pace, più perdono”.

11:49 Haniyeh: “Israele cessi il fuoco e revochi il blocco”

Israele deve dichiarare il cessate il fuoco e revocare il blocco imposto alla Striscia di gaza prima che possa tenersi qualsiasi “dialogo su tutte le questioni importanti”. E’ quanto ha dichiarato il premier di Gaza Ismail Haniyeh nel suo primo intervento pubblico dall’inizio dell’offensiva israeliana. “Il nostro messaggio è chiaro – ha detto ai microfoni della tv satellitare al Aqsa, controllata da Hamas – fermate l’aggressione, revocate il blocco e aprite i varchi, e dopo possiamo parlare di tutte le questioni importanti, in un ambito nazionale e con grande responsabilità. Possiamo avviare qualsiasi dialogo che ci porti a una riconciliazione nazionale e all’unità del popolo palestinese”.

11:46 Razzi di Hamas su Ashdod

Proseguono gli attacchi di Hamas contro diverse città nel Sud di Israele. Nelle ultime ore due razzi di tipo Grad, sparati da Gaza, sono esplosi ad Ashdod. Uno ha centrato un condominio. Altri sono caduti nella zona di Sderot. In precedenza era stata colpita anche la città di Beer Sheva, nel Neghev. Finora non si ha notizia di vittime.

11:27 Hamas sostiene di aver lanciato razzo contro base aerea

Hamas ha annunciato di aver lanciato un razzo Grad contro la base aerea israeliana di Hatzerim, a ovest di Beersheva. In un comunicato le Brigate Ezzedine Al Qassam, braccio armato del movimento islamico, hanno riferito di aver colpito l’obiettivo che si trova a 40 chilometri dal confine con la Striscia di Gaza. Sono più di 250 i razzi sparati dai militanti palestinesi verso il sud di Israele da quando è scattata l’offensiva “Piombo fuso” su Gaza.

10:49 Il Papa: “Entrambi i popoli vogliono la pace”

Benedetto XVI ha voluto prestare la sua voce questa mattina al “profondo desiderio di vivere in pace che sale dal cuore della grande maggioranza delle popolazioni israeliana e palestinese, ancora una volta messe a repentaglio dalla massiccia violenza scoppiata nella striscia di Gaza in risposta ad altra violenza”. “Anche la violenza, anche l’odio e la sfiducia – ha detto, nel corso della celebrazione per la Giornata Mondiale della Pace – sono forme di povertà, forse le più tremende, da combattere”.

10:40 Quattrocento vittime palestinesi in sei giorni

Quattrocento palestinesi uccisi in sei giorni di operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. E’ il nuovo bilancio fornito oggi dal responsabile del servizio sanitario palestinese nell’area, Mouawiya Hassanein, che ha parlato anche di circa 2.000 Feriti. Secondo le cifre fornite dall’Onu, un quarto delle vittime sarebbe costituito da civili palestinesi, tra cui donne e bambini.

10:26 Israele autorizza ingresso stampa estera

Israele autorizzerà l’ingresso a Gaza di un pool di non più di otto giornalisti stranieri, e solo nei giorni in cui il valico di Erez è aperto. Lo ha riferito la radio militare.

10:00 Abu Mazen: “E’ un’aggressione contro tutti i palestinesi”

“Gaza sta facendo fronte ad un massacro sanguinoso e alla distruzione sistematica di tutte le forme di vita. E’ una aggressione il cui obiettivo non è soltanto Gaza ma l’intero popolo palestinese e la sua causa”: lo ha affermato il presidente dell’Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas) in un discorso alla Nazione pronunciato in occasione del quarantaquattresimo anniversario della costituzione di al-Fatah.

09:59 L’Onu: “Situazione umanitaria allarmante”

Al sesto giorno di offensiva su Gaza, le Nazioni unite lanciano un appello avvertendo che la situazione umanitaria per il milione e mezzo di persone che vive nella Striscia bombardata da israele è “allarmante”. Lo hanno detto ai giornalisti in collegamento da Gaza i dirigenti dell’Unwra, l’agenzia Onu che assiste i rifugiati palestinesi nei Territori.

09:25 Fonti militari: “Pronti all’attacco di terra”

Le forze armate israeliane sono “pronte” per una grande offensiva terrestre contro Hamas nella striscia di gaza. Lo hanno confermato fonti militari di Tsahal, spiegando che “chiunque pensi che i militari avranno un comportamento improntato alla gentilezza si sbaglia di grosso”.

09:16 Conclusa nella notte riunione Consiglio di sicurezza

La riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dedicata in serata alla situazione in Medio Oriente si è conclusa poco dopo le 20,30 ora locale, le 02,30 italiane, senza un voto su un progetto di risoluzione presentato dalla Libia. Lo si apprende da fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. Il documento di Tripoli chiede tra l’altro un cessate il fuoco “immediato” per porre un termine a quella che viene definita una aggressione israeliana.

09:14 Gaza, attaccati gli edifici pubblici

Secondo funzionari della sicurezza di Hamas, l’ultimo bombardamento israeliano, preceduto ieri da altri dieci raid, avrebbe praticamente distrutto le sedi dei ministeri dell’Educazione e dei Trasporti. Sarebbe stato colpito anche il palazzo del Parlamento.

09:14 Continua il lancio di razzi sulle località israeliane

La città di Beer Sheva (Neghev) è stata nuovamente colpita oggi da un razzo di tipo Grad sparato da Gaza. Altri due razzi, di tipo Kassam, sono esplosi nelle vicinanze di Sderot (Neghev). Non si ha notizia di vittime. Complessivamente sono ormai 900 mila gli israeliani che si trovano esposti alla minaccia dei razzi più potenti di Hamas, i Grad da 122 mm., che hanno una gittata di oltre 40 chilometri. Nelle città minacciate le scuole sono chiuse anche oggi e gli abitanti hanno ordine di non allontanarsi da ambienti protetti.

09:13 Livni oggi a Parigi, incontra Sarkozy

Il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni, sarà oggi a Parigi, dove ha in agenda un incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy. Durante il vertice all’Eliseo, il capo di Stato francese avrà l’occasione di ribadire al ministro la necessità di “un cessate il fuoco immediato e permanente” nella Striscia di Gaza, che possa permettere la consegna di aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese e porre le basi per un accordo di tregua duraturo.

09:11 Ancora raid nella notte, 4 morti e una quarantina di feriti

Quattro palestinesi, fra i quali una donna, sono rimasti uccisi e almeno una quarantina feriti in conseguenza di nuovi raid aerei condotti la notte scorsa da Israele nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito stamane fonti mediche palestinesi. L’incursione degli aerei aveva come obiettivo un capo locale del braccio armato di Hamas a Rafah, nel sud della Striscia presso la frontiera con l’Egitto – ha detto alla France Presse Moawiya Hassanein, direttore per i servizi di emergenza.

fonte: http://www.repubblica.it/2009/01/dirette/sezioni/esteri/striscia-gaza/primogennaio/index.html

*

PARIGI – “Nessuna tregua perché a Gaza non c’è crisi umanitaria”. Tzipi Livni arriva a Parigi per spiegare che la guerra va avanti. “La situazione umanitaria a Gaza è sotto controllo” ha ribadito il ministro degli Esteri israeliano al presidente Nicolas Sarkozy. “L’esercito distingue la guerra al terrorismo, contro Hamas, dalla popolazione civile”. L’offensiva nella Striscia, arrivata al sesto giorno, non si ferma. “Cesserà solo quando sarà il momento” ha precisato il ministro.

Sorridente, completo bianco e girocollo nero, la donna che in questi giorni viene indicata come il vero “falco” del governo, è venuta per illustrare le condizioni di Israele. Al ministro degli Esteri Bernard Kouchner, con cui ha pranzato al Quai d’Orsay, ha chiarito che la proposta Ue di una tregua umanitaria era “irricevibile”.

http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/esteri/medio-oriente-44/livni-a-parigi/livni-a-parigi.html


da Il Giornale

Nulla di fatto all’Onu A New York, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha tenuto una riunione di emergenza che però è stata aggiornata senza che sia stato votato nulla, dopo che i paesi arabi avevano fatto pressione perché venisse richiesto un cessate il fuoco immediato. I delegati occidentali hanno definito la bozza di risoluzione araba “non equanime” e hanno detto che continuano le trattative per raggiungere l’accordo su un testo condiviso. I diplomatici hanno dichiarato che il conflitto più sanguinoso da 40 anni a questa parte nella Striscia di Gaza potrebbe diventare ancora più sanguinoso dopo che gli attacchi aerei hanno ucciso almeno 396 palestinesi, circa un quarto dei quali, secondo i dati dell’Onu, sono civili.

Nuovi raid israeliani: 4 morti Quattro palestinesi sono rimasti uccisi e almeno una quarantina feriti in conseguenza di nuovi raid aerei condotti la notte scorsa da Israele nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito stamane fonti mediche palestinesi. L’obiettivo del raid era un capo locale del braccio armato di Hamas a Rafah, nel sud della Striscia presso la frontiera con l’Egitto. Le vittime sono tutti vicini di Abou Anas Chabana, capo delle Brigate Ezzedin al-Qassam, che era fuori casa. Un altro uomo palestinese è rimasto ucciso in un raid aereo contro una casa a Jabalia (nord), dove si sono avuti anche numerosi feriti. Con questi nuovi raid sale a 399 il bilancio dei palestinesi uccisi dall’inizio dell’offensiva militare israeliana contro la Striscia di Gaza sabato scorso. Di essi 180 sono civili. I feriti sono circa duemila.

Pronta l’operazione via terra Le forze armate israeliane sono pronte per una grande offensiva terrestre contro il movimento radicale palestinese Hamas nella Striscia di Gaza. Lo hanno confermato fonti militari di Tsahal, spiegando che “chiunque pensi che i militari avranno un comportamento improntato alla gentilezza si sbaglia di grosso”.

Allarme umanitario  Al sesto giorno di offensiva israeliana su Gaza e mentre il Consiglio di Sicurezza dell’Onu non è riuscito a partorire una risoluzione sulla crisi, le Nazioni Unite lanciano un appello avvertendo che la situazione umanitaria per il milione e mezzo di persone che vive nella Striscia bombardata da Israele è “allarmante”. Lo hanno detto ai giornalisti in collegamento da Gaza i dirigenti dell’Unwra, l’agenzia Onu che assiste i rifugiati palestinesi nei Territori, ricordando che la principale centrale elettrica della Striscia è chiusa, che gli ospedali sovraffollati mancano di tutto e che le scorte di cibo sono pochissime.

Bilancio dei morti L’ultimo bilancio di vittime a Gaza parla di 399 morti da sabato scorso. Il medesimo messaggio giunge dal sito web dell’Unwra (http://www.un.org/unrwa/) dove su sfondo nero un banner urla “Stop the killing in Gaza” e ricorda che “Israele è firmatario delle convenzioni internazionali che proteggono i non combattenti in tempo di conflitto. Queste convenzioni, se non sono rispettate, perdono tutto il loro valore”. In diretta satellitare da Gaza, Karen Abu Zayd, commissario dell’Unwra, ha detto ai giornalisti che l’agenzia non distribuisce cibo ai palestinesi da due settimane perchè i depositi sono semivuoti e a causa del bombardamento israeliano.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=317972&PRINT=S


Link originale: http://www.terrasantalibera.org/quotidiani1-1-2009.htm

Link a questa pagina: https://terrasantalibera.wordpress.com/2012/01/28/crimini-dello-stato-ebraico-112009-livni-tregua-umanitaria-non-serve-uccisi-gia-410-palestinesi-feriti-1850-israeliani-0-e-un-massacro/

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